Strategia e tattica non sono la stessa cosa, vediamo perché

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Strategia e tattica non sono la stessa cosa. Queste due parole, fortemente correlate tra loro, non sono sinonimi. Strategia è l’insieme di attività, il piano, definito da un obiettivo finale e da obiettivi intermedi, è una pianificazione, le tattiche sono le attività messe in campo per concretizzare la startegia. Non sono parole interscambiabili, ma sono connesse e coesistono l’una a supporto dell’altra.

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Sentiamo spesso parlare di strategia e tattica come se fossero sinonimi, ma è davvero così? No, ma soprattutto nell’ambito del web marketing, in svariate circostanze, la confusione regna sovrana. Leggiamo strategie di web marketing, di link building, strategie SEO, strategie di email marketing, content marketing quando, in molti di questi casi, è più corretto parlare di tattiche. Vediamo di fare un po’ di chiarezza e spiegare quando e come si usano questi termini e a cosa si riferiscono.

Strategia e tattica, due facce della stessa medaglia

Non può esserci strategia senza tattiche e tattiche senza strategie. Partiamo da questo assunto. Si capisce che si tratta di due attività sicuramente correlate tra loro, ma non sono interscambiabili.

Vediamo subito l’etimologia di questi termini, quindi qual è la loro storia e la loro origine. Entrambi i vocaboli nascono in ambito militare, strategia dal greco στρατηγία, che a sua volta deriva da stratega, colui che conduce l’esercito, il generale. Tattica, dal greco τακτική, sottintende techné (arte), indica l’arte di disporre le truppe.

Differenza tra tattica e strategia

Inizia a farsi chiaro il significato dell’una e dell’altra parola e della relazione che tra loro intercorre. Possiamo allora riassumere tutto con le seguenti definizioni:

Strategia: indica quella particolare tecnica di individuare gli obiettivi generali di una qualsivoglia attività -non necessariamente obiettivi bellici quindi- i modi e i mezzi più indicati al loro raggiungimento.

Tattica: è la tecnica relativa alla disposizione e alla manovra delle unità militare sul campo di battaglia, nel caso nostro, invece, designa quelle attività considerate più idonee al raggiungimento degli obiettivi.

Quindi, la strategia è il piano d’azione, che contempla un percorso più o meno lungo a svolgere in un arco temporale più o meno lungo, le tattiche sono le azioni che la strategia include e che utilizza per raggiungere gli obiettivi. Dal progetto all’zione, potremmo dire.

Ritornando al nostro ambito militare, la strategia definiva, per esempio la conquista del territorio “X” via mare e, contemporaneamente, via terra mediante azioni di guerriglia delle truppe terrestri e lo scontro aperto in mare. Le tattiche possono essere, attacco al granaio il giorno “X”, bombardamento delle navi di difesa e così via.

Per quanto riguarda il piano del web marketing, invece, una strategia può includere diverse tattiche, come email marketing o content marketing, oppure possiamo pensare a un’unica attività, come per esempio la SEO, che può, in questo caso, essere definita a sua volta strategia e che può al suo interno contenere altre tattiche.

Una strategia senza tattiche, e qui torniamo al concetto iniziale, non ha senso, sarebbe un’accozzaglia di azioni disordinate e, con tutta probabilità, non porteranno al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Allo stesso modo le tattiche senza una strategia, quindi con delle fasi e degli obiettivi a medio e lungo termine, ma soprattutto con un obiettivo finale, non avrebbero alcun senso.

Ora vediamo come avvalerci di tattiche e strategie, come utilizzarle a nostro vantaggio nel modo e nel momento giusto.

Come rendere efficaci le tattiche e una strategia

Iniziamo dalla strategia. Si può definire buona quando mettiamo sul piano un attento studio. Prima di tutto occorre raccogliere dei dati in modo da ricostruire gli scenari pregressi. Questo è molto utile per disporre delle attività e pianificare la strategia.

Un esempio pratico può essere quello di un hotel sulla spiaggia. Va da sé che se dobbiamo pianificare una strategia web per fare in modo che questo abbia sempre un flusso costante di clienti e vendere tutte le camere da giugno a luglio, dovremmo considerare quali sono, per esempio, gli intenti di ricerca degli utenti nel tempo. Dovremmo controllare quali parole chiave cercano, quelle che si sono posizionate meglio nell’arco del tempo, quali sono gli interessi del target.

Con tutte queste informazioni si potrà pianificare il raggiungimento di obiettivi concreti e misurabili. Non solo, devono essere concreti e misurabili, ma devono essere anche chiari, definiti, e questo non è un passo semplice.

Naturalmente, non deve mancare un cosiddetto “piano B”, ovvero un piano di ripiego in caso la strategia pianificata non sortisca l’esito sperato. Insomma, bisogna essere pronti per intoppi e imprevisti.

Per quanto riguarda le tattiche, le azioni messe in campo e che hanno una durata temporale inferiore della strategia, sono meno difficoltose da sostituire e correggere. Se durante una determinata strategia ci rendiamo conto che una delle tattiche non sta funzionando, eseguendo un accorto monitoraggio potremmo invertire la rotta.

In generale, comunque, una tattica è sempre buona se da risultati in tempi non lunghi.

Esempi di tattiche e strategie utilizzate da LinkEasy

L’ambito in cui noi operiamo è quello della link building, progettiamo strategie in grado di migliorare la presenza sul web dei siti delle aziende, aumentiamo la loro autorevolezza e facciamo in modo che si posizionino tra i primi risultati dei motori di ricerca.

Non è una scienza esatta, quindi anche noi pianifichiamo e monitoriamo attentamente quello che accade in modo da poter, se necessario, cambiare tattica.

Con uno dei nostri clienti, per esempio, abbiamo prima effettuato (lo facciamo con tutti) un’attività di informazione e valutazione della situazione iniziale del sito, abbiamo valutato le attività dei principali competitor e su queste basi costruito una strategia di link building.

La strategia si basava, in una prima fase, sull’utilizzo di alcune parole chiave sulle quali dovevamo lavorare. I link provenivano, per i primi mesi, da siti tematici verticali, quindi pienamente coerenti con l’attività del nostro cliente. In una seconda fase, però, abbiamo dovuto cambiare tattica.

Quando le parole chiave iniziano a dare buoni risultati ci si deve spingere oltre. In questo caso la nostra scelta è ricaduta sulla pubblicazione su testate giornalistiche, molto autorevoli e in grado di determinare quel balzo in avanti che ci occorreva, puoi leggere qui l’intero caso studio con tutti i dettagli.

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