Risultati zero click, di cosa si tratta? Se ancora non hai idea di ciò che siano, oppure hai congizione della loro esistenza, ma non vedi in che modo possa servirtene per posizionare il sito, la lettura di questo articolo può senz’altro tornarti utile. Vedremo come posizionare le proprie pagine affinché siano utilizzate da Google come risultat zero click e come aprofittare di questa opportunità per ottenere conversioni.
I risultati zero click hanno profondamente condizionato le dinamiche degli utenti, ma anche quelle degli SEO specialist, ovvero, i professionisti che hanno le competenze per mettere in atto attività finalizzate al posizionamento del sito sui motori di ricerca. Questo è solo uno dei cambiamenti che ricorrono nella forma e nel contenuto della pagina dei risultati di Google, la SERP.
Risultati zero click, di cosa si tratta
Incredibilmente, dietro a questa definizione non ci sono meccanismi complessi o chissà quali calcoli di Google. Semplicemente, si tratta di risposte che il motore di ricerca fornisce in modo esaustivo, quindi che soddisfano a pieno gli utenti e che non richiedono il ricorso a un sito esterno al motore di ricerca stesso.
Un esempio classico è quando chiedi a Google le previsioni meteo per una determinata località, l’ingrediente principale di un dolce e così via. Questo tipo di risposta, che ti ricordo, è esaustiva, pur nella sua brevità, può essere fornito in differenti formati, vediamoli:
Risposta diretta: si tratta, solitamente, di una risposta breve che da direttamente il motore di ricerca e che, diversamente dagli altri snippet che si possono trovare evidenziati, presenta solamente fatti.
Featured Snippet, ovvero, snippet in primo piano. Gli snippet sono la descrizione (letteralmente significa “ritaglio”) della pagina ottenuta come risultato della ricerca, si tratta quindi di un elemento importante. Solitamente seguono il link, ma in alcuni casi si trovano in primo piano.
Knowledge Panel, schede informative che si presentano come delle finestre che Google mostra quando vengono effettuate ricerche su località, persone, organizzazioni, che si trovano nel Knowledge Graph (una funzione di ricerca introdotta da Google nel 2012) e che hanno la funzione di far visualizzare agli utenti delle informazioni in modo rapido sull’argomento della loro ricerca.
Tutte queste misure sono state attuate da Google per consentire agli utenti una modalità di ricerca sempre più ottimale, con un’esperienza ancora più piacevole e migliore.
Zero click e SEO, quanto influiscono sul posizionamento dei siti
Per dare una risposta a questa domanda occorre fare prima una premessa: le risposte zero click vengono fornite solamente quando vengono digitate query (domande) che non richiedono una risposta articolata. Quindi se l’utente formula una domanda che presuppone una risposta breve, come per esempio “Quando è morta la regina Elisabetta?”, Google restituirà risultati pertinenti ed esaustivi all’interno della SERP stessa, come possiamo vedere in questa immagine:
In casi come questo, quindi, non occorre atterrare su un sito esterno, ma è sufficiente fornire una risposta precisa ed esaustiva all’utente. Un’altra cosa che possiamo notare è che, a partire dal 2019 più della metà delle risposte fornite da Google sono zero click, oggi sono oltre il 65% e questo indica chiaramente che si tratta di una tipologia di risposta che piace molto agli utenti.
Ritornando alla nostra domanda iniziale, quindi, quanto influiscono questi risultati zero click sulla SEO? Ovviamente questo dato, questa tendenza verso le risposte zero click, devono essere prese in considerazione proprio perché costituiscono un fenomeno da cui non si può prescindere e che, se ben sfruttate, possono rappresentare dei punti di vantaggio sui competitor.
Basta ragionare come ragiona Google: il suo obiettivo è quello di fornire agli utenti le migliori risposte, quelle più pertinenti alla loro ricerca, nel tempo più breve, per capire come cogliere quella che si sta palesando come una nuova opportunità.
Ciò che Google sta facendo, in parole povere, è fidelizzare i suoi utenti, affinché continuino ad utilizzare i suoi servizi, lo zero click è uno strumento di fidelizzazione. L’utente trova velocemente quello che cerca e resta sulla SERP, non naviga -tendenzialmente- altrove. Ma cosa ci guadagna Google?
Beh, è piuttosto semplice, più tempo l’utente permane sulla SERP, più alte sono le probabilità che legga degli annunci a pagamento e interagisca con essi. Per Google si tratta di una grossa opportunità.
Quali possibilità per il posizionamento sulla SERP del sito
Vista così, la cosa, non sembra avere troppi vantaggi per chi deve posizionare il proprio sito sui motori di ricerca. Quasi sembra di doversi scontrare con il gigante Golia. Ma non è proprio così. Infatti, se quando si cerca di posizionare una pagina web ci si rende conto che i risultati che per lo più fornisce Google sono a zero click, ci si deve semplicemente organizzare per sfruttare questo trend.
In questo caso è corretto pianificare dei contenuti che abbiano la possibilità di essere restituiti come risposta ottimale da Google nella SERP. Ovvero, si deve lavorare sull’autorevolezza del sito in modo che Google utilizzi i siti terzi per dare la risposta diretta agli utenti. Bisogna fare un lavoro chirurgico per essere presi in considerazione dal motore di ricerca.
Un’altra azione da fare è quella di popolare la SERP cercando di occupare le migliori posizioni con diverse pagine, in modo da aumentare, conseguentemente, la possibilità di visita del sito e di conversione. A differenza di quanto si possa pensare in prima istanza, non è detto che chi ottiene subito la risposta alla sua domanda con un risultato zero click poi non voglia approfondire.
Inoltre, l’utente può anche aver bisogno di richiedere un servizio o prodotto connesso alla risposta zero click, come per esempio nel caso in cui stia cercando piastrelle per il bagno -per esempio- e dopo aver capito come sono cerca un’azienda che le venda.
Ecco perché è importante ottimizzare le pagine per apparire anche nei risultati zero click.
Come posizionarsi nei risultati zero click
Per posizionare i tuoi contenuti nei risultati zero click, quello che devi fare è lavorare sulle parole chiave, quindi sulla SEO e sulla link building. Oltre all’ottimizzazione con le parole chiave, infatti, è molto importante far percepire a Google l’autorevolezza e la pertinenza del proprio sito.
Sarò franco, per ottenere autorevolezza occorre tempo. Non te lo posso quantificare perché questo dipende da diversi fattori, ma indubbiamente con attività di link building si ottengono risultati molto più rapidamente.
La link building consiste -a grandi linee- nell’ottenere link da siti già autorevoli e apprezzati da Google. Grazie ai link, mediante un processo chiamato link juice, questi siti autorevoli cedono parte della loro autorevolezza al sito linkato.
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