Indicizzazione e posizionamento: quali sono le differenze?

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Indicizzazione e posizionamento sono la stessa cosa? Assolutamente no, si tratta di due attività diverse, ma relazionate tra loro. La prima indica l’inclusione del proprio sito web e delle sue relaitve pagine all’interno dell’archivio dei motori di ricerca, il secondo, invece, indica la posizione che il sito è riuscito a conquistare nella pagina dei risultati di Google. Non ci può essere posizionamento senza indicizzazione. Qui vediamo i dettagli e come fare l’una e l’altra attività nel modo più facile ed efficace.

indicizzazione-posizionamento

Anche se hai un sito web da tempo, o stai pensando di metterne uno online, non è detto che conosca perfettamente la differenza tra indicizzazione e posizionamento. Molto spesso, sbagliando, si tende a utilizzare queste due definizioni come se fossero dei sinonimi, ma così non è. Per fare il punto, dobbiamo andare a vedere i concetti base della SEO che definiscono perfettamente queste due attività, mettendone in rilievo soprattutto le diverse finalità e utilizzi.

Indicizzazione: che cosa è e come si verifica

Iniziamo dal principio. Il sito web, una volta messo online, viene indicizzato. Sicuramente sai perfettamente cos’è l’indice di un libro, ebbene, immagina che nei motori di ricerca ci sia un immenso archivio che contiene tutti gli indirizzi web di tutte le pagine che sono online. Se una pagina web è indicizzata, farà parte di questo grande archivio di Google, l’indice.

Grazie a questo enorme archivio, l’utente che formula una domanda sui motori di ricerca riceverà le risposte nella pagina dei risultati, la SERP, ordinate a seconda di diversi criteri che vedremo dopo.

Per farla ancora più facile, immagina che i siti siano come gli alunni di una determinata classe. Solo quelli che rispondono all’appello risultano essere presenti in classe in classe. Così vale per i siti web e le loro pagine: solo quelli indicizzati possono essere trovati nelle ricerche degli utenti.

Quindi, le pagine indicizzate sono quelle che possono essere lette dal motore di ricerca e che sono, pertanto, inserite all’interno del suo archivio.

Tutto inizia dall’indicizzazione delle pagine del sito, se non sono indicizzate non potrai sfruttare nessuna attività per promuoverlo e per farti trovare dai tuoi potenziali clienti.

Fin qui sembra abbastanza chiaro, ma come si fa a sapere se le pagine del sito sono state veramente indicizzate? In realtà anche questo è molto più semplice di quanto si possa pensare: basta andare sulla barra di ricerca di Google e digitare l’url della pagina che si vuole verificare, se Google la trova, vuol dire che è indicizzata.

Nel caso il motore di ricerca non restituisca nessun risultato, significherà che la pagina non è stata indicizzata. A questo punto possiamo andare al passaggio successivo e vedere come si fa a indicizzare le pagine del proprio sito web.

Indicizzare una pagina su Google, ecco come si fa

Normalmente l’indicizzazione delle pagine di un sito web avviene in automatico. Ogni volta che mettiamo online una pagina, questa viene -come regola generale- scansionata dagli spider di Google che, appunto, la indicizzano.

Nel caso in cui questo processo non avvenga automaticamente, si può inviare manualmente una notifica a Google per indicargli la presenza del sito web. La via più facile è quella di creare sempre una sitemap, in modo da indicare a Google quali siano le pagine del sito, agevolando il motore di ricerca, ma anche gli utenti.

Il posizionamento: che cos’è

Chiarito cosa sia l’indicizzazione, possiamo passare a spiegare il posizionamento. In questo caso stiamo parlando della posizione in cui Google colloca il nostro sito in base a una determinata parola chiave.

Qui ci addentriamo nel campo della SEO, non voglio fare un discorso troppo lungo e specifico su questo. A grandi linee, sulla base di specifiche regole della SEO on page e off page, possiamo riuscire a posizionare in modo ottimale il nostro sito nella SERP, la pagina dei risultati del motore di ricerca.

Un concetto non poi così difficile. Quando tu cerchi “caramelle gommose” sul web, il motore di ricerca ti restituisce dei risultati nella SERP, i siti che trovi ai primi posti, esclusi quelli che pagano i propri annunci, sono quelli che hanno fatto un miglior lavoro di ottimizzazione per quella parola chiave.

Per posizionarsi occorre intercettare i bisogni degli utenti, ovviamente inerenti al proprio settore di riferimento, fare una ricerca sulle migliori parole chiave e utilizzarle per ottimizzare i contenuti. La sto facendo facile, per ottenere risultati con quello che si chiama posizionamento organico, occorre tempo e, al contrario di quanto pensano molti, si deve anche mettere in preventivo un certo investimento.

Ma ci si può posizionare anche grazie ad attività di SEO off page, come per esempio la link building. Sfruttare questo tipo di attività permette di scalare le posizioni della pagina dei risultati molto più velocemente.

Anche in questo caso c’è un meccanismo che consente di far acquisire al tuo sito autorevolezza e visibilità proprio grazie ai link che giungono sul tuo sito da altri portali attinenti e autorevoli. Non si improvvisa, questo sia chiaro, serve competenza perché diversamente si rischia di essere penalizzati, l’improvvisazione è pericolosa.

In definitiva

Quindi, per riassumere un po’ quello che era il nostro discorso iniziale, indicizzazione e posizionamento sono due cose diverse: una indica il fatto che Google sia a conoscenza dell’esistenza del nostro sito e lo abbia aggiunto al suo super archivio, l’altra indica in che posizione della pagina dei risultati si trovi.

Indicizzare le pagine del sito è indispensabile per poi farle posizionare, se non risultano “esistere” agli occhi di Google non potranno, di conseguenza, essere trovate nemmeno dagli utenti.

 

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